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mercoledì 13 giugno 2012

Il galateo del matrimonio (parte prima)


Ecco alcuni consigli e regole di comportamento per un matrimonio a prova di galateo! 

Sia che si tratti di una cerimonia per pochi intimi o di una cerimonia sfarzosa con mille invitati, tutto deve essere organizzato bene e nei minimi dettagli e, soprattutto, il galateo del matrimonio deve essere sempre rispettato. 


Come devono comportarsi gli invitati

1- Rispondere per tempo all’invito. 

2 - Informarsi sull’eventuale lista nozze per il regalo.

Se gli sposi l’hanno fatta è poco educato decidere di aggirarla e fare un regalo per conto proprio. 

3 - Come vestirsi. 

La regola vuole che l’invitata non sia in total white né in total black: di bianco deve essere vestita solo la sposa e il nero è considerato troppo lugubre. Ma c’è una nuova tendenza che ammette il black and white insieme. 

Quanto al solo nero, è da tempo ammesso nei matrimoni che si protraggono con ricevimento serale, ma ultimamente lo si vede sempre più spesso anche di pomeriggio. 

Il buon gusto ed il galateo dicono no alle scollature eccessive, alle minigonne esagerate ed al look eccentrico: il matrimonio non è una festa in discoteca, quindi non si indossano abiti da sera scollatissimi con strass e perline, ma abiti da cerimonia, soprattutto se la funzione si svolge di mattina. Evitare corpini trasparenti, spalline del reggiseno in silicone o spalline varie che spuntano dai vestiti, spacchi vertiginosi nella gonna.

L’abito lungo non si usa, a meno che la cerimonia e il ricevimento serale siano particolarmente eleganti. 

Un abito da cocktail sarà perfetto nei toni pastello o fantasia, tinte unite o fantasie delicate, scialli o coprispalle leggeri tono su tono. Di sera si può osare un po’ di più con accessori argento o oro.
No al rosso, colore troppo segnaletico. 
Ricordare che in chiesa è bene coprire le spalle con una stola.

Sì al cappello, che deve essere di qualità ma non esagerato, e deve essere tenuto in testa fino alla fine del ricevimento. Il galateo vorrebbe che se non lo portano le madri degli sposi anche le invitate dovrebbero evitarlo. 
In Inghilterra invece il cappello è d'obbligo: basti ricordare la sfilata di cappelli sfarzosi del matrimonio del secolo di William e Kate. 

Quanto alle calze, c’è chi, rispettando il galateo a costo di soffrire il caldo, non uscirebbe mai senza, e c’è chi ne fa volentieri a meno. Perfino la sposa d’estate spesso sceglie di indossare i sandali senza calze.

Per quanto riguarda le scarpe, un no assoluto ai tacchi a spillo: sempre meglio evitare sandali vistosi con troppe pietre e luccichii, soprattutto se la pelle nuda è tanta.

Gli uomini non sbagliano mai con abito scuro di taglio sartoriale, cravatta in tono. No alle fantasie, ai disegnini audaci o ai colori squillanti.


4 - Vietato usare il cellulare: anche se vi annoiate le telefonate non sono permesse.


Come devono comportarsi gli sposi 

Regole per la sposa

- Non indossare il velo in caso di matrimonio in municipio.
- Non usare borsette in chiesa, è ammesso solo il bouquet.
- Evitare i tacchi troppo alti.
- Evitare strascichi esagerati, soprattutto se non avete damigelle o se la chiesa non è molto grande.
- Trucco e smalto leggeri e non vistosi: per il primo è meglio un risultato naturale e per il secondo uno smalto trasparente o madreperla.
- Non indossare altri anelli all’infuori della fede che dovrà essere l'assoluta protagonista.
- Non portare bouquet esageratamente grandi se si è di corporatura minuta.
- Sì ad un velo di abbronzatura dorata in estate.
- No al lancio della giarrettiera a fine cerimonia.
- Alla sposa inoltre è concesso arrivare con un leggero ritardo per creare una giusta attesa tra gli invitati e il futuro marito per un massimo di 5-10 minuti.


Regole per lo sposo

- Gli unici ornamenti adatti alla cerimonia sono: gemelli ai polsini, fermacravatta e l’orologio, che deve stare obbligatoriamente sotto il polsino della camicia.
- Evitare gli smoking, sono considerati abiti da sera.
- Non indossare cappotti o soprabiti durante la cerimonia.
- Evitare pochette dello stesso colore e tessuto della cravatta.
- Arrivare almeno 20 minuti prima dell’inizio della cerimonia.
- Sì al tight, da indossare sempre rigorosamente abbottonato con un fiore bianco all'occhiello, d’obbligo anche per i testimoni, per il padre dello sposo e della sposa.
- Sì all’abito di lana, in qualunque stagione (in estate, si consiglia, naturalmente, il fresco-lana).
- No ai calzini sia bianchi che corti.


Regole per entrambi 

- E' opportuno pensare alle partecipazioni con almeno due-tre mesi di anticipo rispetto alla data fissata per il matrimonio, sicuramente dopo aver confermato in modo definitivo il giorno e l'ora della cerimonia, nonché il luogo del ricevimento.

-Le partecipazioni andranno poi spedite in modo che arrivino a destinazione 30 giorni in anticipo rispetto alla data del matrimonio.

- Anche se la lista degli invitati è stata ristretta all’osso sarebbe una gaffe non invitare chi vi ha invitati al proprio matrimonio. 


La Cerimonia

Gli invitati devono arrivare in anticipo in chiesa rispetto alla sposa, attendendola in chiesa e, a fine cerimonia, attenderanno gli sposi sul sagrato per il lancio augurale del riso. 

Lo sposo entra qualche minuto prima dell'inizio della cerimonia, accompagnato dalla madre alla quale porge il braccio destro.

Il padre della sposa, giunto nella stessa macchina insieme a lei, la aiuta a scendere rendendole omaggio con il primo baciamano, gesto che le spetterà di diritto una volta diventata donna sposata.

Eventuali damigelle e paggetti devono attendere sul sagrato l'arrivo della sposa.

La sposa entrerà in chiesa al braccio sinistro del padre o, in mancanza di lui, del parente maschio più stretto. 

All’ingresso della sposa tutti gli invitati saranno già ai loro posti: nella parte sinistra della chiesa, nelle prime file, andranno i parenti della sposa ed ovviamente a destra quelli dello sposo, poi così predisposti prenderanno posto parenti, amici e conoscenti di ambedue gli sposi.

La musica inizia quando cominciano ad entrare i primi invitati e la marcia nuziale, o comunque, una musica solenne, comincia prima dell’ingresso della sposa.
La musica durante la cerimonia dovrebbe essere consona al periodo liturgico, alla natura del rito e alle sue singole fasi ed è preferibile che l’organista non suoni durante la preghiera eucaristica.

L'ingresso in Chiesa avviene sotto forma di un piccolo corteo composto dai paggetti, seguiti dalla sposa e dal padre, infine troviamo le damigelle, che si occupano del velo e la madre della sposa, accompagnata da un parente maschio.

Lo sposo sarà già all'altare insieme ai testimoni, che dovranno sistemarsi a lato degli sposi, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui, su banchi o poltroncine preparate direttamente da chi addobba la chiesa.

Giunti all'altare, il padre affida la figlia al futuro genero, stringendogli la mano e sedendosi al primo banco sulla sinistra. 

Ogni gesto della cerimonia anche la divisione del pane e del vino assume in questo caso specifico una valenza maggiore dei fondamentali valori cristiani che ognuno conosce: indica l'amore coniugale e l'impegno di mutuo aiuto che gli sposi contraggono. Un bel ricordo di questo momento, è sicuramente il libretto della cerimonia che in genere ogni parroco prepara e distribuisce non solo agli sposi, ma anche agli invitati. Il riaprirlo dopo tanto tempo comporta il rispolverare le letture scelte e le parole che il sacerdote ha scelto per commentarle.


I Testimoni

Sono figure fondamentali nell'ambito delle nozze. A loro spetta infatti il compito di garantire la legalità del matrimonio. Generalmente sono due per parte, anche se per legge ne basterebbe uno, e vengono scelti tra i parenti più stretti e gli amici più cari. Ma proprio per questo motivo bisogna usar loro dei riguardi: data la loro importanza, in genere ai testimoni spetta, oltre all'onore di sancire l'ufficialità del matrimonio, anche l'onere di offrire un regalo particolarmente sostanzioso. È quindi buona norma accertarsi prima che questo ruolo sia effettivamente gradito.


I Paggetti

E’ necessario, trattandosi di bambini, provvedere ad una perfetta organizzazione per il loro armonioso inserimento all’interno della cerimonia, per evitare imbarazzanti situazioni. Il loro numero può variare: da due a più purché siano di numero pari. Possono essere figli di fratelli o sorelle o amici intimi degli sposi e in età compresa tra i quattro e gli otto anni. 

Nei matrimoni più formali uno dei paggetti viene scelto come ring-bearer ovvero gli viene affidato il cuscino su cui sono appoggiati gli anelli. Egli entrerà in Chiesa precedendo gli sposi, da solo o con una damigella. 

La scelta degli abiti di damigelle e paggetti deve seguire oltre che considerazioni di carattere estetico e di ‘intonazione’ con l’abito della sposa e il tono della cerimonia, anche considerazioni più pratiche: i bambini devono sentirsi a loro agio. Sì dunque ad abitini morbidi ma non ingombranti nei movimenti, rischiando soprattutto per le damigelle, di farle inciampare. Sì a scarpe comode: a bebè e con cinturino sono certamente le più indicate per le bambine, in vitello o vernice a seconda dell’abito. Per i maschi scarpe inglesi stringate color cognac o nere.


I fiori

L’addobbo floreale in Chiesa dovrà essere sicuramente molto sobrio: silenziosi, fragili, delicati, i fiori sono i muti testimoni che accompagnano questo giorno importante. La scelta è vasta: si può spaziare dai fiori di campo, perfetti per un matrimonio romantico in campagna, fino a tulipani, fresie, camelie e naturalmente alle rose. Ma anche per i fiori c'è da osservare qualche regola: meglio evitare i profumi intensi e i fiori esotici, comprese le orchidee, decisamente troppo pretenziose.


Le fedi

La scelta delle fedi è soltanto una questione di gusto e di prezzo. La tradizione le vuole lisce e sottili in oro giallo, ma se il portafoglio lo consente, nulla vieta una fede in platino o con brillanti, purché all'interno vi siano incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze. 

Unico vincolo: l'anello va assolutamente portato all'anulare sinistro perché fin dall'antichità si pensava che, questo dito fosse collegato direttamente al cuore. E infatti, l'uso di questo cerchietto d'oro che sancisce il legame matrimoniale affonda le sue radici nella storia. Di origine germanica e poi passato nelle consuetudini romane, è solo nel tardo Medioevo che viene ufficialmente adottato nelle cerimonie di nozze. 


Le fotografie

Il fotografo non deve assolutamente avvicinarsi troppo all’altare, restando sempre al di fuori del presbiterio. E’ sicuramente consigliabile che si astenga o che agisca con discrezione negli scatti, possibilmente senza flash, per non disturbare la cerimonia e soprattutto per salvaguardare le bellezze dei dipinti delle Chiese più antiche, durante la “liturgia della Parola”, l’Omelia e la Preghiera eucaristica. La telecamera deve essere fissa in una posizione concordata con il sacerdote, con una sola luce fissa, accesa durante l’intera durata della cerimonia. E’ inoltre preferibile che gli invitati evitino di fotografare e riprendere il matrimonio durante la celebrazione. 


Non è finita qui! A presto con la seconda e ultima parte! 


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